India

22 giugno 2023

A maggio abbiamo trascorso due settimane in India (Mumbai, Bengaluru e Nuova Delhi).

A maggio abbiamo trascorso due settimane in India (Mumbai, Bengaluru e Nuova Delhi) dove abbiamo incontrato 30 aziende e ci siamo recati in diverse concessionarie e punti vendita. A Mumbai, abbiamo visitato quelli di Reliance Smart, Nexa (Maruti Suzuki), Tata Motors, D-Mart Ready, Voltas, Nykaa, Tira (una catena di negozi di make-up lanciata da Reliance), negozi di alimentari di quartiere e abbiamo parlato con i rivenditori di Asian Paints e Polycab. A Bengaluru abbiamo incontrato l’immobiliarista Prestige Estates e visitato le filiali di istituti di credito, tra cui L&T Financial Services. A Nuova Delhi abbiamo partecipato alla conferenza della Jefferies sull’India cui hanno partecipato più di 70 aziende locali e circa 150 investitori (nazionali e internazionali). Abbiamo incontrato agenzie governative, esperti politici, esperti industriali e aziende: HDFC Bank, ICICI Bank; HDFC Life, Paytm, SBI Cards, Aditya Birla Capital e Aptus Value Housing Finance nel settore finanziario, Maruti Suzuki e Sona Comstar in quello automobilistico, Titan, Varun Beverages, Vedant Fashions e Mamaearth (non quotata) nei consumi, Infosys e Tech Mahindra nell’informatica, Max Healthcare nella salute e Bharti Airtel nelle telecomunicazioni.

Focus Macro

L’india ha lanciato, negli ultimi anni, una serie di iniziative volte ad accelerare la formalizzazione dell'economia locale contribuendo, in questo modo, ad ampliare la base imponibile e quindi il gettito fiscale. L'introduzione della Tassa su Prodotti e Servizi ha migliorato la riscossione delle imposte, che ha raggiunto il livello record di 22 miliardi di dollari nell'aprile 2023, mentre i contribuenti sono passati da 6,6 milioni nel 2017 a oltre 14 milioni nel 2022. Un altro sviluppo sorprendente in corso dal 2020 è l'adozione quasi generalizzata di UPI (United Payments Interface), un sistema unico di pagamento digitale sul quale sono stati registrati 9 miliardi di transazioni per un valore di 170 miliardi lo scorso aprile! A suscitare questo cambiamento nei metodi di pagamento tra gli indiani è stato il Covid-19, che ha sancito l’accettazione di UPI da parte di un ampio numero di consumatori e imprese locali.  Abbiamo notato, a titolo personale, che durante il nostro viaggio la maggior parte delle transazioni di pagamento sono state effettuate tramite UPI. È interessante osservare che la Banca Centrale ha aperto la piattaforma UPI ai viaggiatori provenienti dai Paesi del G20. Quanto alle riforme legate alla produzione, l'accento è stato posto sulla trasformazione delle infrastrutture del Paese, con l'obiettivo dichiarato di ridurre i costi della logistica dal 14-16% del PIL al 9% nei prossimi tre anni. L'India ha, di recente, messo in funzione 2.100 km dei 3.500 km previsti di nuove tratte ferroviarie per il solo trasporto merci tra Calcutta e Bombay (via Delhi), il cui completamento è previsto per marzo 2024. Nel frattempo, l'industria manifatturiera nazionale è stata incentivata grazie ad aiuti alla produzione (PLI) per 35 miliardi di dollari. Il programma PLI ha suscitato l’interesse di alcuni produttori nazionali e internazionali tra cui Foxconn che ha annunciato la creazione di un'unità produttiva per Apple. Queste misure adottate dal governo consentiranno di aumentare la quota dell’industria manifatturiera nel PIL, dal 15,6% nel 2022 al 21% nel 2031.  Infine, la legge sul settore immobiliare (regolamentazione e sviluppo) ha contribuito a rafforzare l’efficacia e le responsabilità nel settore con una riduzione significativa dello stock abitativo (ai minimi degli ultimi 11 anni nelle 7 città più importanti del Paese) e una ripresa più sana del mercato. Dato il livello di domanda inevasa di alloggi, si prevede un mercato in crescita del 15% circa all'anno nei prossimi anni.

Da un punto di vista politico, le elezioni generali si terranno in aprile-maggio 2024 e, ad oggi, il partito attualmente al governo (BJP), guidato dal Primo Ministro Narendra Modi, dovrebbe aggiudicarsi la tornata elettorale.

Sul fronte economico, la crescita si conferma solida con un PIL a +6,5% per l'esercizio 03/24, dopo due anni di forte espansione e nonostante una crescita globale asfittica. La formalizzazione dell'economia sta dando maggiore visibilità sulle entrate fiscali, consentendo a Nuova Delhi di portare gli investimenti pubblici al 3,3% del PIL nel corso dell’esercizio finanziario 2003/24, rispetto al 2,7% per il 2003/23. Questo trend sta persino rafforzando la fiducia del settore privato, con un forte aumento degli annunci di nuovi progetti dall'inizio dell'anno. Il rapporto investimenti/PIL, che era sceso dal 35,8% nel 2008 al 27,1% nel 2021, è tornato ad attestarsi al 29,2% nel 2023. È lecito, di conseguenza, pensare che l'India sia all’inizio di un importante ciclo rialzista (come illustra il grafico a destra). Il rapporto debito/patrimonio delle grandi società quotate in borsa è ora pari a 0,6x, ovvero ai minimi dal 2006, e il rapporto bancario delle sofferenze è al 4%, ai minimi dal 2018. Va altresì detto che l'autenticazione basata su Aadhar e la valutazione centralizzata del credito, richiesta dalla Banca Centrale, stanno aiutando gli istituti di credito. Questi fattori hanno gettato basi solide per una crescita del credito più sostenibile. Inoltre, l'inflazione è scesa oggi al 4,7%, dando così maggior margine di manovra alla Banca Centrale, con i tassi d'interesse che per il momento rimangono invariati al 6,5%. Nel frattempo, i salari rurali, cresciuti del 5,8% su base annua nel mese di marzo, dovrebbero stimolare i consumi nelle aree rurali del Paese.

Polycab (fatturato di $ 2Md, capitalizzazione di mercato pari a $ 7Md)

L'azienda di prodotti elettrici (ventilatori, illuminazione, interruttori, cavi) è stata fondata nel 1964 ed è diventata uno dei maggiori produttori integrati di fili e cavi e uno dei principali operatori nel segmento FMEG (fast moving electrical goods). È quotata in borsa dal 2019. Nel corso degli anni, Polycab ha sviluppato una solida base produttiva fatta di 25 impianti con una capacità annua totale di 5,4 milioni di chilometri di fili e cavi, 10,2 milioni di ventilatori, 12 milioni di interruttori e 12 milioni di commutatori, che le consentono di realizzare internamente il 95% dei suoi prodotti. L'azienda ha inoltre creato una vasta rete di distribuzione con oltre 4.300 rivenditori autorizzati, e punti di contatto in più di 205.000 negozi al dettaglio. Ha anche interamente digitalizzato questo canale distributivo in modo da riuscire a consegnare i prodotti entro 24 ore e a mantenere le scorte a livelli ottimali. Grazie a queste capacità il Gruppo ha raggiunto una quota di mercato del 20% circa nel settore dei fili e dei cavi.  Nel 2014, è entrato nel segmento FMEG, dove ha nel frattempo incrementato le vendite del 30% all'anno. In questo segmento, benché abbia registrato delle perdite nel 2022, l’azienda si è posta l'obiettivo di raggiungere un margine di EBITDA del 10-12% entro il 2026. Per rafforzare la R&S e migliorare la capacità produttiva, nel 2021 il Gruppo ha acquisito la società Silvan, specializzata nell’ITC. Ha inoltre avviato una partnership con il produttore svizzero di cavi Brugg Cables per acquisire la tecnologia di fascia alta che le consentirà di entrare nel mercato dell'altissima tensione.  Nel complesso, il Gruppo è ora ben posizionato per trarre beneficio dall’aumento della spesa per le infrastrutture e dalla ripresa della domanda abitativa. La società può raggiungere un fatturato di oltre 2,5 miliardi di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita medio annuo superiore al 18%, un margine di EBITDA del 14,5% e un rendimento del capitale investito del 30%. Il titolo scambia attualmente con un PER di 36,7x.

Varun Beverages (fatturato di $ 2 Md, capitalizzazione di mercato di $ 13 Md)

Negli ultimi 31 anni, l'azienda si è rapportata con Pepsico in modo strategico in quanto gestisce la produzione, la vendita e la distribuzione dei marchi Pepsico nelle bevande gassate (Pepsi, Pepsi Black, Mountain Dew, Mirinda e 7up) e non gassate (bevande energetiche, bevande a base di succo di frutta, tè freddo, bevande sportive, acqua confezionata e bevande dietetiche) in 6 Paesi (India, Sri Lanka, Nepal, Marocco, Zambia e Zimbabwe). Dal 2018 al 2022, il Gruppo ha incrementato i volumi del 24% all'anno per raggiungere 802 milioni di casse (81% in India) mentre l'obiettivo interno consiste nell’arrivare al miliardo di casse entro il 2025. Nel frattempo, nel 2019, Pepsico ha esteso l'accordo di licenza per l'India con il gruppo fino all'aprile del 2039.  Uno dei punti di forza di Varun è la forte attenzione dedicata all'esecuzione visto che l'azienda padroneggia l’intera catena del valore: produzione, sviluppo delle categorie, rete di distribuzione. Ha 38 siti produttivi, di cui 32 in India e 6 nei mercati internazionali. Nel 2019, l'azienda ha rilanciato Sting, una bevanda energetica dal prezzo interessante che le ha consentito di raggiungere una quota di mercato dell'88% nella sua categoria entro il 2022 e ha contribuito al 15% dei volumi di Varun Beverages in India. L'azienda è attualmente presente in 3 milioni di punti vendita in India e mira ad espandere la sua presenza per raggiungere i 4,5 milioni, di cui 500.000 in esclusiva. Le capacità di esecuzione del gruppo hanno contribuito a creare una forte leva operativa, con un margine di EBITDA passato dal 18,9% nel 2020 al 21,6% nel 2022, anche se il margine lordo è diminuito dal 56,5% al 51,5% nello stesso periodo. Crediamo nella capacità di Varun di raggiungere una crescita annuale delle vendite del 17% e una crescita degli EPS del 19% nei prossimi tre anni (2022-2025) grazie all'ampliamento del portafoglio prodotti e alla conquista di quote di mercato nelle regioni meridionali e occidentali attraverso l'espansione della rete di distribuzione. Il titolo scambia attualmente con un PER di 44x.

Rishabh CHUDGAR

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