Mohammed bin Sulaiman Al-Rumaih
Mohammed bin Sulaiman Al-Rumaih è il CEO, dall’aprile del 2021, di Tadawul, la borsa valori saudita, società in cui è entrato nel 2009 e dove ha ricoperto vari incarichi amministrativi e direzionali. Vanta un’ampia esperienza nel settore finanziario e ha portato l'azienda a registrare una crescita esponenziale. Negli ultimi anni, ha guidato con successo diversi progetti chiave di Tadawul, consentendo - tra l’altro – a Saudi Aramco di entrare, nel 2019, in borsa facendo un percorso senza ostacoli nell’ambito della più grande IPO del mondo. Mohammed ha conseguito una laurea in Ingegneria gestionale presso la King Fahd University of Petroleum and Minerals, ed è titolare di un MBA presso la Manchester Business School.
Fondato nel 2007, Saudi Tadawul Group è l'unica entità autorizzata nel Regno dell'Arabia Saudita a fungere da borsa valori mobiliari per la quotazione, la negoziazione e la liquidazione di azioni, titoli a reddito fisso, derivati e fondi negoziati.
Tadawul, società holding dallo scorso anno, è ora completamente integrata e vanta quattro entità a sé stanti: Saudi Exchange (borsa valori), Muqassa (clearing), Edaa (depositaria) e WAMID (soluzioni tecnologiche e dati). È posseduta al 70% dal Public Investment Fund, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita.
Negli ultimi anni, Tadawul ha registrato una crescita significativa visto che la capitalizzazione totale del mercato saudita è quintuplicata, passando da 2 TrSAR nel 2018 a 10 TrSAR ($2,7 Tr) nel 2021. È considerato oggi il principale mercato azionario della regione MENA (76% della capitalizzazione di borsa complessiva) e viene annoverato tra i primi 12 a livello globale. Mentre gli investitori locali svolgono ancora un ruolo rilevante (il 96% della capitalizzazione di borsa e l’82% del flottante nel dicembre 2021), l'inclusione - nel 2019 - dell'Arabia Saudita tra i principali indici dei mercati emergenti (MSCI, FTSE e S&P), le riforme riguardanti la proprietà degli investitori stranieri (sia QFI che non- QFI (Qualified Foreign Investor)) e una solida pipeline di quotazioni (compresa Saudi Aramco) hanno aiutato il Paese ad attrarre sempre più gli investitori internazionali (18% della capitalizzazione del flottante contro l'11% nel 2019). Poiché è l'unica borsa nazionale che dispone di una forte leva operativa, Tadawul sta anche beneficiando dello sviluppo dei mercati dei capitali sauditi, destinato ad accelerare all’interno dell'ambizioso piano Vision 2030 del governo. Oltre a molte altre iniziative, il piano prevede un maggiore contributo del settore privato (65% del PIL nel 2030 contro il 40% nel 2020) e delle PMI (35% del PIL contro il 20% nel 2020). In questo modo, la capitalizzazione di borsa rispetto al PIL (ad esclusione di Saudi Aramco) passerebbe dal 66,5% nel 2019 all'88% nel 2030, gli asset pubblici sarebbero privatizzati, si svilupperebbero nuovi settori economici… Di conseguenza, le attività di quotazione continuerebbero a essere dinamiche (75 nuove domande di IPO sono attualmente in attesa presso il regolatore o la borsa), generando un effetto a catena per diversi anni.
Con il trading azionario che rappresenta il 70% circa delle entrate e i servizi di informazione sui mercati il 10%, Tadawul punta a espandere la sua offerta ad altre asset class ma anche a nuove fonti (pre-trade, post-trade) e a tematiche emergenti (indici ESG). Per la maggior parte queste nuove iniziative sono state lanciate negli ultimi 1-2 anni e sono quindi ancora in una fase iniziale. Prevediamo, nel medio termine, una forte crescita delle entrate da trading non azionario. Il contributo minore delle entrate legate ai dati e alla tecnologia (11% contro il 30% della media dei peer) implica un chiaro potenziale di recupero che l’azienda potrà mettere a segno grazie al suo ramo tecnologico WAMID. Sembra promettente anche lo sviluppo dei derivati (nuovi lanci di derivati su singole azioni).
Nonostante il rischio a breve termine di normalizzazione dell'ADTV Retail dopo i lockdown per il Covid, Tadawul scambia a 33x PE 2023, con un premio significativo rispetto ai peer quali EM (29x per Hong Kong Stock Exchanges & Clear, 18x per B3 in Brasile e 13x per Bolsa Mexicana de Valores in Messico).
Il gruppo trae beneficio dalla sua posizione unica in quanto player direttamente coinvolto nelle riforme saudite e grazie alla sua base di investitori fedeli. Approfitta anche di una solida posizione di cassa e punta, a medio termine, a una distribuzione dei dividendi del 70%. GemEquity ha investito l'1% del suo patrimonio nella società.