Herman Gref
Dal novembre 2007, Herman Gref, 57 anni, è l’amministratore delegato e il presidente del consiglio di amministrazione di Sberbank. Sotto la sua guida, Sberbank ha intrapreso un percorso di efficientamento. Herman Gref ha altresì guidato la digitalizzazione di Sberbank ed è riuscito a costruire un ecosistema di primo piano che va al di là dei servizi bancari. Prima di entrare in Sberbank, Gref è stato Ministro dello Sviluppo economico e del Commercio in Russia da maggio 2000 a settembre 2007. Ha conseguito una laurea specialistica (di terzo livello) presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università Statale di San Pietroburgo.
Detenuta dallo Stato (50% + 1 azione), Sberbank è la più grande banca della regione EEMEA in termini di attività.
Vanta una posizione forte in Russia, dove è leader nel retail banking (42% degli impieghi e 45% delle fonti) e nei prestiti alle imprese (32% di quota di mercato). La banca serve i suoi 103 milioni di clienti retail attivi attraverso una vasta rete agenziale (14.000) e soluzioni online avanzate. Sberbank è anche un precursore nel digital banking per aver sviluppato un intero ecosistema basato su piattaforme che comprendono sia l'attività bancaria, varie attività di servizi finanziari (pagamento, gestione patrimoniale, servizi assicurativi, ecc.), sia attività non finanziarie (e-commerce, video streaming, cybersicurezza, ecc.)
Grazie alla forte domanda dei privati (i prestiti personali e i mutui sono aumentati rispettivamente del 19% e del 29%su base annua nel 3Q21) e al miglioramento dell’andamento dei prestiti alle imprese (+5% su base annua), l'attività bancaria di Sberbank (78% del risultato operativo) si è notevolmente ripresa dopo la crisi del Covid-19. Il suo margine di interesse (NII) continua a battere il consenso (+14% a/a e 7% q-o-q nel 3Q21). Visto il contesto economico favorevole, il suo portafoglio prestiti offre prospettive di crescita promettenti. I mutui e i prestiti aziendali dovrebbero continuare a crescere fortemente nel 2022. Mentre gli aumenti aggressivi dei tassi della banca centrale (+325 bp da un anno all'altro, al 7,5%) hanno pesato sul margine d'interesse quest'anno (3Q21 NIM al 5,36%), la forte crescita e una maggiore esposizione agli asset a tasso variabile (40% dei prestiti aziendali) dovrebbero contribuire ad alleviare la pressione.
Dal 2022, Sberbank beneficerà di tassi più elevati in Russia.
Per l'attività dei servizi finanziari (non bancari), i pagamenti (15% del risultato operativo del gruppo) godono di uno slancio particolarmente forte: l'aumento delle transazioni dei clienti ha fornito un solido sostegno all'attività di trasferimento dei pagamenti e di acquisizione degli stessi.
Mentre le attività non finanziarie sono ancora in perdita, il fatturato di questo gruppo di attività è cresciuto di quasi 3 volte su base annua nel 3Q21 grazie a driver principali quali l'e-commerce, l'intrattenimento (video streaming) e i servizi cloud. Da quando, nel 2020, si è conclusa la partnership tra Sberbank e Yandex Sberbank continua a esplorare opportunità nell'e-commerce, sia organicamente che tramite JV con Mail.ru. Il business dei minimarket online è diventato una risorsa interessante. Sberbank ha guadagnato più del 30% di quota di mercato attraverso CBEP Market e Camkat. Con la pandemia da Covid che accelera i trend esistenti, pensiamo che questo gruppo di attività possa continuare a crescere in maniera significativa. Potrebbe contribuire al 5% dell'utile operativo del gruppo nei prossimi 2-3 anni e offre un interessante potenziale di rivalutazione. Sberbank scambia a 1.2x 2022 P/BV e 5.5x gli utili, con uno sconto rispetto ai suoi pari EEMEA nonostante un ROE migliore (sostenibile al 20%+). Questa valutazione riflette soprattutto un premio di rischio Paese maggiore anche se Sberbank si rivela interessante per la sua forte crescita, la solidità del capitale (CET1 al 13,9%) e l'elevato rendimento del dividendo (8,7% per il 2022). GemEquity vi ha investito il 3% del suo patrimonio.