Longi Green, verso un futuro di sole

15 giugno 2021

Zenguo LI

Zhenguo Li, 53 anni, è il fondatore e CEO di Longi Green Energy Technology (Longi). Laureato in fisica presso l'Università di Lanzhou, Li inizia il suo percorso professionale nella fabbrica di Huashan Semiconductor Materials, azienda statale direttamente collegata all'ex Ministero dell'Industria Metallurgica. Nel 2000, Li fonda Xi'an Xinming Electronic Technology, che diventerà poi Longi. Da quando si è quotata alla Borsa di Shanghai nel 2012, la capitalizzazione di mercato di Longi è cresciuta più di 40 volte ed è ora pari a 66 miliardi di dollari. Li e sua moglie controllano il 19,1% del gruppo.

Nonostante i disagi dovuti al COVID, il mondo ha aggiunto, lo scorso anno, 280GW di energie rinnovabili, pari a una crescita del 45% rispetto al 2019.

La necessità di ridurre le Mix energetico cinese emissioni di carbonio e il crollo del costo di delle rinnovabili (-90% per il fotovoltaico e -70% per l'eolico in 10 anni) sono 2 fattori importanti che contribuiscono al cambiamento strutturale del mix energetico globale. Sono sempre di più i Paesi che raggiungono la grid parity mentre la domanda di energia fotovoltaica dimostra particolare vivacità. In Cina (1/3 della domanda mondiale e l’80% dell'offerta), il solare dovrebbe contribuire al 35% del mix nel 2060 contro il 2%soltanto nel 2019. Longi Green Energy Technology (Longi) è un beneficiario diretto di questo megatrend.

Fondata nel 2000 con il nome di Xi'an Xinming Electronic Technology per produrre semiconduttori, Longi fa il suo ingresso nell'industria fotovoltaica nel 2006.

Il gruppo vanta una R&S di punta e apre la strada allo sviluppo delle tecnologie del silicio monocristallino, per una conversione più efficace dell’energia, diventata lo standard nella tecnologia fotovoltaica (oltre l'85% di quota di mercato). L’azienda è il leader mondiale con posizioni dominanti nei wafer (46% di quota di mercato) e nei pannelli solari (19% di quota di mercato). Nel 2020, il mercato domestico ha contribuito al 61% delle sue entrate e i mercati internazionali, in particolare gli Stati Uniti e l'Europa, hanno garantito la parte rimanente. Grazie alla sua espansione verticale iniziata nel 2014 (wafer -> cella -> Mix di entrate 2020 pannello), Longi ha registrato una capacità per i wafer/celle/pannelli pari a 85/30/50 GW nel 2020. Il gruppo continua a incrementare il tasso di utilizzo dell’apparato produttivo (75-80% nel 2021) migliorando così l'effetto scala. Nel 2021, la sua capacità per i wafer/celle/pannelli dovrebbe raggiungere 105/38/65 GW. Il gruppo si è anche impegnato in vista di un consumo di energia rinnovabile pari al 100% entro il 2028, dal 45% del 2020. L'impennata del prezzo del polisilicio (50% del costo dei wafer, in rialzo di oltre il 250% da gennaio) pesa sulla domanda e sui margini a breve termine.

Longi è tuttavia in grado di compensare parzialmente questo aumento grazie ai suoi contratti a lungo termine, a una struttura di costi vantaggiosa e a un aumento del prezzo dei suoi prodotti. 

Il prezzo del polisilicio dovrebbe gradualmente normalizzarsi grazie a una maggiore capacità di produzione del 30% circa, prevista per il 2021. D'altra parte, la domanda rimane forte. Queste due tendenze deporranno in modo significativo a favore di Longi nei prossimi 3 anni.
Il titolo scambia a un PER 2021 pari a 37x. La crescita attesa fino al 2022 è del 19%/anno per il fatturato e del 26% per gli utili. Potrebbe essere superiore se il prezzo del polisilicio scendesse. GemEquity (2,5%), GemAsia (2,5%) e GemChina (3,2%) sono investiti nella società.

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