LEE YUAN SIONG
Lee Yuan Siong, 55 anni, è entrato a far parte del gruppo AIA in qualità di Direttore Generale e membro del Comitato di gestione rischi a giugno 2020. Precedentemente è stato Direttore esecutivo e co-direttore generale del gruppo Ping An Insurance dal 2013. Nella sua trentennale carriera nell’industria delle Assicurazioni Vita, ha ricoperto funzioni direttive anche in Prudential PLC nel Regno Unito e CITIC-Prudential in Cina. Lee ha tutte le carte in regola per porsi come un leader prezioso dello sviluppo delle attività di AIA in Cina.
AIA è il principale gruppo panasiatico di assicurazioni vita.
Presente in 18 paesi dell’area, AIA opera in Cina dal 1992 ed è l’unica compagnia assicurativa con un capitale 100% estero. Anche Prudential è presente nel paese ma tramite una joint venture al 50/50 con CITIC. La sede sociale di AIA, ora a Hong Kong, è storicamente sempre stata a Shanghai, dove la società fu fondata nel 1919 dal magnate statunitense C.V. Starr. A seguito dell’espansione nei mercati internazionali, nel 1939 la sede legale della società venne trasferita negli Stati Uniti e l’attività nella regione asiatica divenne una controllata di quella che più tardi sarebbe diventata, con il nome di AIG, una delle più grandi compagnie di assicurazione del mondo. Nel 2008, dopo la crisi finanziaria, la Federal Reserve statunitense ha mobilitato 180 miliardi di dollari per salvare AIG, ne ha assunto il controllo e ha scisso le attività asiatiche raggruppandole sotto il gruppo AIA. AIA Group e stato quotato alla borsa di Hong Kong nel 2010.
Nel 2020, gli asset totali di AIA ammontano a $ 326 mld e l’embedded value è pari a $ 67 mld.
Il gruppo detiene un portafoglio di 38 mln di contratti assicurativi. Prima della pandemia, nel 2019, VNP (il valore della nuova produzione) superava i 4 mld di dollari, suddivisi come segue: 39% originati a Hong Kong (di cui il 50% dai turisti cinesi), il 28% in Cina continentale, il 33% nei paesi dell’ASEAN come Tailandia, Malesia e Singapore. A seguito delle restrizioni legate al Covid, nel 2020 il VNP è sceso del 33% attestandosi a $ 2,7 mld e l’attività transfrontaliera con i turisti cinesi è pressoché scomparsa. Tuttavia, grazie a una maggiore resilienza del mercato domestico, la Cina continentale ha contribuito al VNP per il 35% ed è diventata il primo mercato di AIA. Lo sviluppo delle campagne vaccinali dovrebbe contribuire alla ripresa Source: Morgan Stanley dei flussi transfrontalieri. Il VNP del gruppo dovrebbe aumentare del 25% l’anno entro il 2023, trainato dalla clientela cinese. In Cina continentale, AIA è presente in tre province e quattro città, che rappresentano il 40% del PIL cinese nel 2019 e 164 milioni di persone della medium class. A causa di questa presenza limitata, AIA detiene una quota di mercato dello 0,8% a livello nazionale ma del 2,2% in città come Shanghai e Pechino. Il gruppo continua ad aumentare il numero di licenze (come Chengdu a novembre 2020) e prevede di estendersi in 11 province entro il 2030 (portando a 630 milioni la quota di clienti della classe media). È interessante notare che la domanda di polizze vita accelera appena il reddito annuo medio pro capite supera la soglia di $10.000. Oggi in Cina 19 città hanno raggiunto questa soglia e si prevede che saranno 65 entro il 2030. Le compagnie di assicurazione sono inoltre ben posizionate per trarre vantaggio dagli orientamenti politici del governo a sostegno della liberalizzazione e istituzionalizzazione dei mercati finanziari. Il 40% degli investitori long-only a livello mondiale è costituito da compagnie di assicurazione, una garanzia di stabilità per i mercati. Attualmente, le famiglie cinesi detengono 29.000 miliardi di dollari in asset finanziari (destinati probabilmente a raddoppiare entro il 2030), collocati per il 45% in conti di deposito e appena al 10% in prodotti assicurativi.
Quasi il 100%degli asset è investito sul mercato locale.
È previsto un progetto di Wealth Management Connect simile ai già esistenti Bond Connect ed Equity Connect che dovrebbe andare a vantaggio degli assicuratori di Hong Kong operanti in Cina (come AIA) che possono offrire prodotti differenziati in valuta estera. Malgrado l’emergenza sanitaria del 2020, l’80% dei nuovi contratti è stato sottoscritto in agenzia. VNP di AIA Cina è aumentato del 35% l’anno nel 2011-19 e dovrebbe crescere di sette volte entro il 2030 per superare i 7 miliardi di dollari, confermando la Cina come un paese molto redditizio con un margine del new business dell’80%. L’azione del gruppo è scambiata a 2,1x l’EV(Embedded value) 2021e. AIA Group è una core holding di tutti i nostri fondi: 2,5% di GemEquity, 3,1% di GemAsia e 4% di GemChina.