Qin Yin Yinglin, presidente della società cinese Muyuan Foodstuff, ha fatto fortuna grazie al più grande allevamento di suini cinese nel primo mercato al mondo di carne di maiale.

È ora seduto su una fortuna di oltre 23 miliardi di dollari.Chi avrebbe mai pensato a così tanta ricchezza generata dall’allevamento di suini? 

Qin Yin Yinglin è nato nel 1965, nella contea di Neixiang nello Henan, la provincia più popolosa della Cina. Appassionato di agricoltura fin da piccolo, l’imprenditore studia zootecnia all’Università agraria dello Henan dove si laurea alla fine degli anni ‘80 nel periodo in cui, in Cina, si stanno profilando le riforme economiche.  Inizia la sua carriera in un’azienda statale dalla quale si dimette dopo tre anni per avviare un’attività in proprio. Insieme alla moglie, Qian Ying, si lancia nel 1992 nell’avventura della Muyuan Foods. La coppia inizia con soli 22 suinetti, per la maggior parte spazzati via da un’epidemia suina.

A distanza di quasi 30 anni, e nel solo 2019, nei loro allevamenti sono cresciuti più di 10 milioni di suini.

L’azienda macella in media 5 milioni circa di suini all’anno. Quotata dal 2014 alla Borsa di Shenzhen, Muyuan Foods ha delle filiali (perlopiù allevamenti di maiali) in tutta la Cina. Il gigante dell’agroalimentare possiede oltre 550.000 scrofe ogni anno.  Sono dati impressionanti dovuti, in parte, alla costante innovazione e a una stretta collaborazione con i principali esperti nazionali e internazionali del settore per accelerare lo sviluppo dell’azienda. La Cina è il primo consumatore mondiale di carne di maiale (50 milioni di tonnellate di carne suina all’anno).

Che rimane la proteina più popolare a livello nazionale.

La domanda è spesso forte sul mercato e le perdite nell’approvvigionamento dovute alla macellazione o ad alcune restrizioni possono portare a un rapido aumento dei prezzi. L’epidemia di influenza suina del 2019 ha colpito metà dei maiali cinesi provocando in questo modo un’impennata dei prezzi del 160%. Considerata un disastro per alcuni allevatori, quelli più piccoli soprattutto, questa crisi è stata una vera opportunità per Qin Yinglin e la sua azienda. Con la pandemia da COVID-19, il suo impero è poi letteralmente esploso nel 2020. Nel terzo trimestre, l’utile di Muyuan è cresciuto del 260% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il prezzo delle azioni di Muyuan Foods è salito del 200%, spingendo così il patrimonio personale di Qin a 23 Md$.

La forza di Muyuan risiede nell’elevata percentuale di maiali allevati all’interno delle proprie aziende, con un miglior controllo sull’igiene e la sicurezza.

Stando agli analisti, la società ha più aziende agricole indipendenti di molti dei suoi concorrenti, che esternalizzano l’allevamento di maiali a operatori di dimensioni molto più ridotte. Tuttavia, gli analisti prevedono una normalizzazione dei prezzi e quindi un ribasso del titolo Muyuan Foods e un’erosione del patrimonio di Qin Yinglin. Muyuan ha ottenuto 436 brevetti nazionali ed è stata riconosciuta come «la principale impresa nazionale di industrializzazione agricola», «la riserva nazionale di suini vivi» e «la tecnologia nazionale nell’industria dei suini». L’imprenditore vive a Nanyang, in Cina, con la moglie Qian Ying che siede nel consiglio di amministrazione di Muyuan ed è una new entry nella lista Forbes, con un patrimonio di 1,4 Md$. La coppia detiene una partecipazione del 60% nella Muyuan Foods.