Li Ning, tutto è possibile

16 marzo 2020

LI NING

Li Ning, campione olimpico a Los Angeles nel 1984 e "principe della ginnastica" in Cina, ha fondato l'azienda omonima di articoli sportivi dopo essersi ritirato dalla vita agonistica nel 1989. Nel 2004, da uomo di affari ormai, Li ha quotato la prima società nazionale cinese di articoli sportivi alla borsa di Hong Kong. L'azienda ha registrato una crescita veloce dopo che Li aveva acceso la torcia olimpica alle Olimpiadi di Pechino nel 2008, ed è tornata a spiccare il volo nel 2018 grazie al suo ingresso nel mondo della moda sportiva. La capitalizzazione di borsa della società è triplicata negli ultimi tre anni.

Fondato nel 1989, Li Ning è un marchio sportivo cinese di spicco nel settore dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori (rispettivamente il 49%, il 47% e il 4% del fatturato).

Il mercato cinese dell'abbigliamento sportivo si è attestato a 44 miliardi di dollari nel 2019 e dovrebbe crescere del 10% all’anno tra il 2019 e il 2023, superando la maggior parte degli altri segmenti nell’abbigliamento. La penetrazione è ancora bassa, con una spesa pro capite per gli articoli sportivi di soli 40 dollari all'anno. Il dato è di 350 dollari negli Stati Uniti e di 150 dollari in Corea (v. grafico a fianco). La ricerca del benessere, che segna un trend in voga, e il sostegno del governo sono i suoi principali driver di crescita. Si moltiplicano gli eventi sportivi ormai e il Presidente Xi intende fare in modo che il contributo dell'industria sportiva aumenti dall'1% al 4% del PIL entro il 2035. Il numero di maratoneti, ad esempio, è passato da 0,4M nel 2011 a 6M nel 2018. Li Ning (1,9 miliardi di dollari di fatturato vs 6,7 miliardi di dollari per Nike China nel 2019), annoverato tra i principali player del settore, è ben posizionata per trarre vantaggio da questo mercato in piena espansione. Nel corso degli anni, l'azienda ha attraversato varie fasi di sviluppo, l’ultima delle quali è stata segnata, nel 2015, dal ritorno del suo fondatore emblematico e campione olimpico Li Ning nel ruolo di CEO.
Gestita male dal precedente management "professionale", l'azienda si è imbattuta in un problema di cattiva gestione delle scorte e non ha investito a sufficienza nel marchio. Ne sono derivate delle perdite nel periodo 2012-2014. Per rilanciare l'azienda, Li Ning si è inizialmente concentrato sulla risoluzione dei problemi legati al capitale circolante, con un passaggio delle scorte da 109 giorni nel 2014 a 74 giorni nel 1H19. Ha inoltre lanciato diverse iniziative di riposizionamento del marchio con un focus sui giovani.
Ha portato avanti l’ottimizzazione della catena di distribuzione per fornire una risposta più rapida di fronte all’evolversi della domanda.

Negli ultimi anni, sono diventati sempre più popolari i marchi locali dal design originale che riprendono il carattere e la storia della Cina. 

Seguendo questa tendenza, Li Ning ha presentato la sua collezione premium "China Li Ning" alla New York Fashion Week del 2018. La sfilata di moda ha contribuito a far crescere velocemente la sua notorietà. Li Ning ha vissuto nuovamente il periodo glorioso dei suoi anni da campione olimpico nei confronti dei giovani cinesi, nati e cresciuti durante gli anni di prosperità della Cina e che sono quindi orgogliosi di esprimere il loro patriottismo attraverso la moda. La linea "China Li Ning" contribuisce ora al 10% quasi del fatturato. Per la distribuzione, la società si avvale di una rete di 7.300 negozi (5.000 franchising - 50% delle vendite - e 1.300 a gestione diretta - 27% delle vendite) e dei canali di vendita online (23% delle vendite).
I parametri operativi sono notevolmente migliorati dal 2015: il fatturato è raddoppiato mentre l'utile operativo è passato da una perdita a un margine dell'11% nel 1H19. L'azienda dedica il 31% del fatturato al marketing e alle vendite. Con la crescita dell’azienda aumenteranno anche i margini: ANTA Sports (il principale concorrente locale) ha un margine EBIT del 23% con un fatturato di 4,7 miliardi di dollari, e Nike China del 35% con un fatturato di 6,7 miliardi di dollari. Li Ning è riuscito a sviluppare bene anche il suo canale e-commerce a marginalità più elevata (23% delle vendite, +38% nel 1H19). Di recente, grazie alla sua strategia digitale la società ha organizzato delle promozioni dirette e personalizzate.

Da quando è scoppiata la crisi legata al coronavirus e la gente è stata costretta all’isolamento in Cina, le vendite ne hanno risentito.

Tuttavia, l'azienda è riuscita a vendere il 30% della sua collezione primaverile a prezzo pieno a gennaio, dato Fonte: Li Ning non trascurabile! Poiché le collezioni 1T e 3T sono simili (primavera e autunno), invece di vendere le scorte attuali a prezzi stracciati, la direzione ha deciso di aumentare le scorte fino a settembre e di ridurre gli ordini ai fornitori per la collezione autunnale. La produzione è realizzata al 100% in Cina e data in subappalto a vari produttori di medie dimensioni. Il fatto stesso che questi fornitori non utilizzino un processo di produzione troppo efficiente in termini di scorte di materie prime e semilavorati costituisce un vantaggio. La produzione può quindi essere rilanciata più velocemente e si spera che la collezione estiva venga consegnata in tempo all'inizio del mese di aprile. Prevediamo una crescita del fatturato del 23% annuo nei prossimi 3 anni con un'espansione dei margini. Il bilancio è sano, con una buona posizione di cassa. Il titolo scambia a un PER 2020 di 23x e 2021 di 17x. Pensiamo che la valorizzazione sia interessante visto il potenziale di crescita. Oggi il titolo rappresenta l'1% di ciascuno dei nostri fondi d'investimento.

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